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venerdì 12 luglio 2013

Gli sprechi degli Enti di ricerca.

Nei mesi scorsi abbiamo più volte posto in evidenza  carenze della ricerca italiana nel cui ambito vi sono sotto il coordinamento del MIUR ben 12 Enti di ricerca molte volte sovrapponibili tra loro  ed alcuni soltanto con organici dotati di pochissimi ricercatori.
Una situazione così abnorme  che indusse il Ministro Profumo a proporre un riordino  configurato da un solo super Ente e dall'abolizione dell'ASI.
Poi non accadde nulla a causa delle resistenze delle solite lobbies.
La questione è rimasta invariata e la Corte dei conti come riferisce un organo di stampa rileva che gli Enti di ricerca hanno accumulato via via negli anni residui passivi  che superano di gran lunga i 500 milioni l'anno.
Debiti che nel 2010 ammontavano a 950 milioni di euro e che nel 2011 si attestano intorno ai 715 milioni di euro
Insomma sono rilevanti le cose che non vanno negli Enti di ricerca in alcuni casi diventati parcheggi per raccomandati e ridondanti di consulenti.

3 commenti:

  1. Copio qui lo stesso commento che ho lasciato sul sito che riporta l'articolo originale:


    Evidentemente lei ha trascurato la differenza tra "debiti" e "residui passivi", questi ultimi infatti certamente lei sa che non necessariamente si traducono in spese, perché spesso corrispondono a impegni di spesa o stanziamenti che non verranno poi effettivamente pagati.

    L'INdAM non ha ricercatori dipendenti perché di fatto è una struttura di coordinamento di tutti I matematici nelle università italiane.

    Degli 8 miliardi che lei cita, solo 1,6 va ai 12 enti vigilati dal MIUR cui lei fa riferimento.

    Se si va a vedere l'evoluzione di questo fondo negli ultimi 12 anni, si scopre che tra inflazione e tagli, si è perso circa 1,2 miliardi (rivalutando per es. al 2001), una riduzione media di 100 milioni/anno.

    Poiché gli stipendi sono voci fisse, ecco spiegato perché la percentuale spesa per il personale è aumentata anche se le assunzioni sono con il contagocce a causa del blocco quasi totale (20%) del turnover.

    Certo, molto si può fare per ottimizzare l'efficienza amministrativa, su questo certamente occorre migliorare.

    Quanto alla valutazione delle attività, essa è in corso the molti mesi, e I risultati verranno presentati dal Ministro Maria Chiara Carrozza e dall'apposita Agenzia, ANVUR, martedì prossimo. Si faccia accreditare e magari si può fare un'idea un po' più precisa di come questi Enti operano.

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  2. Certo una struttura, che non abbia ricercatori dipendenti,appare veramente singolare.

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  3. organizza workshop tematici o intensivi, scuole per tutti i livelli dal dottorando in su, bandisce assegni di ricerca, borse di studio, insomma fa da collante per tutta la comunità dei matematici. ci si può chiedere se debba essere un ente di ricerca o debba avere un'altra forma giuridica, ma di sicuro produce molta ricerca, forse più di altri...
    è per questo che serve una valutazione (seria) della qualità della ricerca

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